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martedì 18 settembre 2012

5. Come addestrare un cane da show

Ayuka's Chanel Essence (Giovane Campionessa Enci e Campionessa Internazionale di Bellezza)

Conclusioni.
Tutti questi esercizi, allenamenti, prove e abitudini si insegnano al cane anche contemporaneamente. Le prove dei giri si possono fare durante le passeggiate anche se solo per 5 minuti. Il piazzamento lo si può provare prima della pappa così sarà ancor più invogliato ad eseguirli. Il lavaggio e l’asciugatura serviranno comunque al cane perché dovrà pur essere lavato e spazzolato! Altre abitudini da aggiungere sono sicuramente il trasportino e la macchina, utili a loro volta anche nella vita quotidiana. Il cane non dovrà essere timido o aggressivo e se abbiamo un husky selezionato e originale e se lo abbiamo socializzato, non sarà un problema da porci. Infine ricordiamoci di abituarlo a farsi aprire la bocca (anche da noi, due secondi bastono) e nei maschi a farsi toccare i testicoli.

L’husky è un cane molto intelligente e recettivo, capisce presto ciò che gli stiamo chiedendo. Ne consegue che già a 4, o 5 mesi il cane saprà fare bene tutto, anche se abbiamo cominciato da soli due mesi. Per tutto il tempo successivo dovremmo periodicamente fare qualche allenamento. Quando il cane farà tutto bene, senza intoppi e senza troppe cerimonie soprattutto per iniziare allora possiamo diminuirli, un allenamento alla settimana andrà bene.

In vista di un’esposizione cominciamo a provare più spesso, anche tutti i giorni nella settimana che precede lo show. Il cane va lavato e pettinato per bene due giorni prima della data stabilita, o il giorno prima. In genere si usa prepararlo due giorni prima, in modo che il pelo non si presenti troppo pompato nel ring, ma più leggero e naturale.

La toelettatura può essere professionale, utilizzando prodotti appositi, oppure no. Personalmente non metto nulla sui miei cani. Li lavo con uno shampoo per cani, se necessario faccio due passate, li massaggio per bene, li spazzolo come si deve e il gioco è fatto. La vera parte più difficile è saper asciugare il pelo. In caso non siate bravi potreste rivolgervi a un toelettatore o meglio all’allevatore stesso che saprà sicuramente valorizzare il profilo del vostro cucciolo!

Ma qui mi limito a spiegarvi come allenarlo, quindi non vado oltre! Nelle esposizioni conta soprattutto riuscire a far valutare il cane e se vi siete allenati per bene, almeno in questo riuscirete alla grande!

Voglio aggiungere un altro particolare. Durante tutti gli insegnamenti i cani non sempre capiscono perché fanno quel che chiedete, anzi non lo sanno affatto. Ma una volta entrati nel ring, con il giudice che osserva il cane, lo tocca, si complimenta e spesso arrivano applausi e complimenti da gente estranea, fidatevi che lì il cane capisce tutto! Il puzzle si completa! 

I miei cani hanno subito cambiato atteggiamento dopo il debutto. Da un lato hanno finalmente capito perché devono fare quelle cose come trottare, piazzarsi. Dall’altro lato si montano la testa! Eh sì perché l’husky è un cane molto vanitoso! Stare nel ring, con tutti quei sguardi addosso e sentire “wow che bello”, “ma che carino”, “ma è stupendo” li fa letteralmente montare di testa. Ecco perché quell’atteggiamento da “io me la tiro” degli husky (e non solo) nelle esposizioni. Il padrone insegna cosa fare, poi è il cane che decide di pomparsi tutto e dire: wow, dovevo far vedere quanto fossi figo? E che ci vuole!

Dicevo dopo il debutto avremmo un cane leggermente più vanitoso (ok non proprio leggermente) e tutte le volte successive che proveremo gli allenamenti, state sicuri che a comando (appeno lo invitate al trotto o al piazzamento) si pomperà tutto ed eseguirà le prove come se fosse di fronte a una platea di ammiratori!

Infine quella delle esposizioni potrebbe essere presa lavoro. Nel senso che il cane nasce per lavorare e se non hanno un lavoro (traino della slitta, guardia, caccia) si deprimano diventando nervosi e difficili da gestire. In assenza di una vera occupazione, possiamo far capire al nostro cane che il suo lavoro è proprio l’esposizione. Il cane, pur non capendo la finalità di quel lavoro, sa che sta facendo qualcosa per il suo padrone, e non c’è cane più felici di un cane che si sente utile!

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